5 salse giapponesi che non hai mai provato sul sushi

Articolo di Maria Rita Esposito del 9 Maggio 2015

Non di solo sushi e noodles vivono i giapponesi. Ebbene sì, la cucina giapponese è tra le più ricche e varie del mondo, tanto da essere stata dichiarata Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco.

Una delle prime cose che mi ha colpito della cucina giapponese è l’ampia varietà di salse e condimenti che utilizzano per insaporire pietanze che altrimenti risulterebbero un pochino sciape.

Non è necessario sedersi in un ristorante di Tokyo, ma, basta andare in un qualunque ristorante giapponese anche qui in Italia per rendersene conto.

Non so tu, ma, io inizialmente ero un po’ reticente nell’utilizzarle. A spaventarmi erano soprattutto i nomi e il fatto di non conoscere gli ingredienti con cui venivano preparate.

Poi un giorno, su invito di una mia carissima amica giapponese, ho deciso di provare ed è stata una rivelazione: ho capito che limitandomi alla sola salsa di soia e al wasabi, mi ero preclusa la possibilità di esplorare una gamma di sapori nuovi ed esaltanti.

Le salse giapponesi sono spesso legate a tradizioni antiche e sono le uniche in grado di esaltare al meglio il gusto dei piatti tipici nipponici.

Pian piano le ho provate tutte e naturalmente non tutte sono risultate di mio gradimento. In questo post voglio parlarti delle salse giapponesi che preferisco saltando, naturalmente, la salsa di soia e il wasabi che sicuramente avrai già assaggiato e di cui ti sarai fatta una tua idea.

Le salse di cui voglio parlarti sono salse che difficilmente si ordinano quando si va al ristorante giapponese perché lontane da quella che è la nostra cultura gastronomica, ma, che vale la pena di provare almeno una volta nella vita.

La prima salsa di cui voglio parlati è la salsa Ponzu. Tra le salse di cui tratterò oggi è sicuramente la più familiare per noi occidentali e sicuramente ti sarà capitato di sentirla nomina in qualche occasione. La salsa Ponzu ha un sapore leggermente aspro e agrumato. La consistenza è molto acquosa. Gli ingredienti utilizzati per la preparazione di questa salsa sono l’aceto di riso, il mirin, i fiocchi di katsuobushi e le alghe kombu. La salsa  viene usata per accompagnare piatti a base di carne o di pollo. Io la adoro sul sushi di salmone.

La seconda salsa è la salsa Karashi. Questa salsa è in assoluto tra le mie preferite. Si tratta di una senape a base di wasabi dal sapore molto pungente e intenso. Solitamente viene mescolata con altre salse per addolcirne il sapore. La salsa karashi è ottima con il tonkatsu, ma, io la preferisco con la tempura di pesce. E’ buona anche con il sushi di tonno o di gamberi.

Se ami i piatti a base di noodles, allora, devi assolutamente provarli con la salsa Mentsuyu. Si tratta di un condimenti a base di dashi, mirin, salsa di soia e zucchero. Il sapore leggermente agrodolce esalta e intensifica il gusto delle zuppe di udon e soba. Qualche goccia sul sushi aiuta ad esaltare il sapore del pesce.

Il riso acquista tutto un altro sapore con la giunta del Furikake. Il furikake non è una vera e propria salsa, è un condimento in polvere a base di pesce secco macinato, alghe tritate, zucchero, glutammato monosodico e semi di sesamo. I giapponesi lo usano allo stesso modo in cui noi useremmo il parmigiano. E’ ottimo sul riso lesso, ma, anche per insaporire le zuppe.

L’ultima salsa di cui ti voglio parlare è la salsa Warishita. Si tratta di una salsa agrodolce a base di zucchero, sale e salsa di soia. Se come me ami l’agrodolce, adorerai questa salsa e non potrai più farne a meno. I giapponesi la usano principalmente per la preparazione del sukiyaki, ma, io la uso anche sulla tempura e su tutti i tipi di sushi.

Queste sono le salse giapponesi che preferisco in assoluto, ma, rappresentano solo una minima parte della grande varietà di condimenti di cui dispone questa straordinaria cucina e che vale sicuramente la pena di provare.