Locale
Poporoya nasce come piccolo alimentari di prodotti giapponesi e cibo da asporto, ma nel tempo sperimenta e si evolve fino a diventare nel 1989 il primo sushi-ya (sushi-bar) in Italia. Non si ordina al tavolo ma direttamente al bancone, accomodati su degli sgabelli.
Il nome deriva dalla fusione di due parole, una italiana e una giapponese e significa “casa del popolo”. Gli arredamenti, infatti, sono decisamente caserecci e lasciano agli altri ristoranti qualsiasi pretesa minimal-chic. Shiro punta tutto sulla qualità della sua cucina e si rivolge ai lavoratori che pranzano fuori casa, quelli che amano il buon cibo a prezzi non esorbitanti.
Menù Poporoya
Il menù di Poporoya non presenta decine e decine di varianti di uramaki, né sperimentazioni troppo audaci: Shiro propone una gamma di pietanze abbastanza limitata rispetto alla maggior parte dei ristoranti di cui vi abbiamo parlato, ma ognuna di queste è sapientemente scelta e preparata, e per lo più qui si viene per gustare il suo famosissimo ed elogiato chirashi. Per chi non conoscesse questo piatto, il suo nome letteralmente significa “sushi sparpagliato” e si prepara adagiando su un letto di riso tutti gli ingredienti tipici del sushi, senza un ordine preciso.
Appena entrate ci chiedono di guardare il menú e di ordinare ancor prima di darci il posto a sedere. Non ci lasciamo intimidire da questo approccio pit-stop e, menú sott’occhio, ordiniamo 2 chirashi di salmone, tonno e pesce bianco (accompagnato da zuppa di miso), 2 gyoza di gamberi e verdure, 1 temaki California, 1 temaky spicy salmon e per concludere un uramaki con salmone.
Le porzioni di chirashi sono quelle più abbondanti rispetto agli altri piatti e alla fine del nostro riso, accompagnato da pesce freschissimo e da una salsina che non siamo riuscite a decifrare, siamo già sazie.
Shiro è davvero un cuoco ottimo e la prossima volta (perché ci sarà sicuramente una seconda volta e non escluderei una terza) non ci lasceremo scappare le sue polpette di polpo, i nabeyaki udon (degli spaghettoni in brodo con verdure serviti in un tegame di coccio) e tutto ciò che vorranno consigliarci per farci assaporare un pezzettino di tradizionale cucina nipponica.
Cosa mi piace di Poporoya
Nonostante il locale molto piccolo, la fila, il dover ordinare e mangiare con una certa fretta, Poporoya è il miglior sushi che abbiamo provato fino a ora. La qualità del pesce è eccelsa, la cottura del riso perfetta e quel chirashi difficilmente troverà degni concorrenti.
Prezzi alti? Direi proprio di no. Considerando il rapporto qualità / prezzo, Shiro sbaraglia la concorrenza, almeno quella dei ristoranti giapponesi milanesi. I prezzi di Poporoya sono più che abbordabili e con un budget di 15€ – 20€ avrete un pranzo più che soddisfacente, sia per la qualità che per l’abbondanza dei piatti.
Poporoya incarna la vera cucina giapponese, ricca di passione e tradizione.
Lasciamo questo pezzettino di Tokyo milanese con grande deferenza, ma siamo certe che a breve anche noi faremo parte di quei clienti affezionati che entrano esclamando: “Ciao Shiro!”.